domenica 21 marzo 2010

Excursus

Il filo rosso dei due film che ho visto è la morte, ma non ho ASSOLUTAMENTE intenzione di parlarne.. una cosa che ho imparato chiaramente è che nessuno vuole essere triste..
Tutto ciò per spiegare il legame fra due film che ho visto ultimente, uno datato ('78) e l'altro recente (2006) con due linguaggi completamente diversi : Il paradiso può attendere e The Departed..
A parte la scorpacciata che mi sto facendo di Di Caprio (che non c'entra nula con quello del Titanic, è un di Caprio macho questo) e Matt Demon, credo che siano film da vedere..

Il paradiso può attendere: premetto che di Warren Bitty non avevo mai visto nulla e non avendo, al momento, metri di paragone rispetto ad altri film devo dire che è un film a più layer.. leggerino e storia d'amore romanticissima che può essere interpretato come riflessione sulla morte e sul fato.. senza addentrarmi in disquisioni filosofiche posso dire però che mi ha tanto emozionata..


The Departed: troppo bello, tanto Scorsese.. ho dubitato per 2 ore e mezza delle mie capacità intellettuali di seguire una regia più complessa rispetto a una normale sequenza temporale, ma a parte questo, l'intreccio è avvincente.. morte facile, coincidenze e trama nuova, diversa, che ti tiene in tensione fino all'ultimo.. da Scorsese me lo aspettavo.. bello bello


che grande anche Jack Nicholson

Di ancora più antica produzione è il testo dello spettacolo che ho visto ieri al teatro: La dodicesima notte, di Shakspeare.. simpaticissimo.. avendo visto diversi spettacoli di Shakespeare, posso andare sicura che le prossime volte le risate sono assicurate.. c'è sempre un personaggio che è decisamente brillante e pungente e fa quindi ridere (e scoppiare grasse risate in sala) e la lunghezza della commedia non pesa.. 

1 commento:

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